“Ce la stiamo mettendo tutta e ce la faremo”

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Come comunicato via SMS e tramite newsletter a tutti i soci, il DPCM del 22 marzo 2020 ha imposto la chiusura di tutte le attività “non essenziali” per limitare ulteriormente lo spostamento delle persone e aumentare l’efficacia dell’attuale manovra di contenimento dell’epidemia da Coronavirus. Il prosieguo delle attività considerate “essenziali” è comunque subordinato all’adozione di tutte le misure atte a prevenire la diffusione del contagio: spazi adeguati, distanza tra gli operatori, contatti col pubblico limitati, sanificazione delle postazioni e, dove è possibile, lavoro a distanza.

 

Le attività che non devono fermarsi, per non far venir meno beni e servizi di primaria importanza, sono state individuate in base al codice ATECO (che è il codice con cui la pubblica amministrazione identifica tutte le attività produttive) in un elenco nel quale compare, tra gli altri, il codice 70. Il nostro Consorzio all’atto della sua iscrizione alla Camera di Commercio è stato classificato con questo codice: la sua attività è dunque riconosciuta come essenziale e deve proseguire, pur con tutte le difficoltà che il rispetto del decreto porta con sé.

 

ce la faremoPresso l’ufficio di Carrù è sempre presente almeno una persona per ricevere gli utenti su appuntamento e, sebbene non se ne veda la presenza fisica, tutto il personale, grazie all’adozione di un sistema informatico che permette di intervenire anche a distanza, è pienamente operativo con l’accesso a tutte le funzioni necessarie per garantire la continuità di tutti i servizi.

 

 

La tracciabilità e la certificazione di origine della carne continuano a essere assicurate così come è assicurata con la stessa efficienza l’assistenza a tutti gli operatori (allevatori, macelli, laboratori di sezionamento e punti vendita).

 

Anche l’ufficio marketing è al lavoro a pieno regime per continuare a supportare le macellerie nella promozione della propria immagine e nel comunicare con i propri clienti. Su questo fronte l’attivazione del servizio di prenotazione della spesa, della consegna a domicilio e del pagamento tramite PayPal ha richiesto un impegno notevole in termini di grafica e di testi, in sintonia con chi, tra i nostri tecnici, si è occupato di fornire tutte le istruzioni di ordine igienico e sanitario.

 

Non viene meno, ovviamente, la fornitura ai punti vendita dei prodotti a marchio Coalvi e la relativa gestione, tra approvvigionamento, magazzinaggio e consegna. Lo stesso numero di capi etichettati, tra l’altro, proprio in questi giorni è aumentato considerevolmente a conferma della fiducia che i consumatori ripongono nei valori a cui ci ispiriamo da sempre.

 

ce la faremo

Pur avendo temporaneamente sospeso i sopralluoghi nelle aziende, il percorso di certificazione del Fassone di Razza Piemontese nell’ambito del Sistema Qualità Nazionale non si ferma e approfitta di questo periodo per mettere a punto il proprio sistema di gestione e programmare le attività future. Inoltre, si sta procedendo alla predisposizione e programmazione dell’attività volta all’avvio della certificazione per il sistema IGP “Vitelloni Piemontesi della Coscia”.

 

 

ce la faremo

Per sintetizzare tanti slogan che affollano la rete in queste settimane, ce la stiamo mettendo tutta e ce la faremo. Questo grazie al progresso tecnologico di cui Coalvi è stato sempre convinto sostenitore e, lasciatemelo dire, grazie alla disponibilità del suo personale che, pur in condizioni difficili, sta continuando a lavorare con immutato entusiasmo. Ne usciremo stanchi, ma – sono convinto – ancora più forti.

 

 

 

Il Presidente, Carlo Gabetti