I gas climalteranti sotto la lente imparziale del bilancio

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Quando si giudica un processo produttivo in rapporto alla sua potenziale responsabilità nel rilascio di gas a effetto climalterante, occorrerebbe anche tenere presente quanto ne viene fissato nel prodotto che si realizza e fare una semplice sottrazione. Ignorando questo passaggio si rischia di lanciare accuse infondate e l’allevamento bovino è forse la vittima più illustre di questa dimenticanza.

Coalvi, nel bilancio di sostenibilità del 2022 ha elaborato un calcolo preciso degli ingressi e delle uscite di questi gas facendo chiarezza sul ruolo ambientale degli allevamenti di Piemontese che ne fanno parte.

Prima ancora di affrontare il bilancio dei gas climalteranti Coalvi ha redatto quello del carbonio, che vede tra gli addendi quello contenuto nell’anidride e nel metano e, tra i minuendi, quello dell’anidride assorbita dalle colture nonché quello che viene fissato dagli animali nella costituzione dei loro tessuti.

Il risultato è riportato nello schema sottostante, analizzando il quale si evidenzia come i bovini e il suolo in fase di lavorazione siano responsabili del rilascio di quantità rilevanti di carbonio, a cui si aggiungono quantità, peraltro modeste, derivate dalla fermentazione dei reflui e dall’uso dei macchinari per le lavorazioni agricole. Alla sommatoria di queste uscite, che si attesta oltre le 230.000 tonnellate all’anno, si contrappone quella delle entrate.

 

bilancio del carbonio

 

Tali entrate sono rappresentate dall’accrescimento dei bovini (che assumono il carbonio dai foraggi e lo fissano nei loro tessuti) e dalla crescita delle colture agrarie che, come avviene in tutti i vegetali, prelevano il carbonio dall’anidride presente in atmosfera e lo combinano con gli elementi minerali assorbiti dal suolo.

La differenza tra le entrate (che rappresentano il carbonio fissato) e le uscite (che rappresentano quello liberato in atmosfera) si chiude con segno ampiamente positivo.

Da questo punto di vista, le aziende agricole associate a Coalvi, nelle quali si allevano i bovini di razza Piemontese, sono parte attiva di un ciclo in cui il carbonio esce dalle stalle per ritornare nei campi dove subisce una frenata fintanto che le produzioni agricole non saranno state consumate o avranno contribuito ad aumentare la sostanza organica nel suolo.

Ben diverso è il risultato se il bilancio interessa i gas climalteranti che, oltre ad anidride carbonica e metano, includono il protossido di azoto. I numeri in gioco sono molto più grandi per due motivi: l’elemento che viene misurato è l’anidride carbonica, il cui peso è 3,6 volte quello del solo carbonio; in secondo luogo il metano e il protossido di azoto non vengono assunti per il loro peso molecolare ma per il loro contributo all’effetto climalterante. Questo contributo viene valutato mettendolo a confronto con quello della CO2, per cui il metano ha un effetto 28 volte superiore, che sale a 265 volte nel caso del protossido di azoto. Da un punto di vista strettamente chimico non è una cosa corretta, perché non si può tradurre un protossido, che contiene azoto, in un’anidride che contiene carbonio, ma per la misura del contributo dei vari gas al surriscaldamento del Pianeta è la via più semplice. Per rispetto verso la chimica e alle sue regole aritmetiche, questa CO2 che si ottiene sommando gli effetti dei vari gas viene definita CO2 equivalente (in sigla CO2 eq).

A questa premessa si aggiunge una precisazione: mentre il bilancio del carbonio si chiude con segno positivo, quello dei gas climalteranti (espressi in CO2 eq) si chiude con segno negativo, ma entrambi denunciano una situazione molto favorevole all’ambiente. Nel primo caso si misura il carbonio che viene fissato al suolo e siccome se ne fissa di più di quello che si libera, la differenza tra i due valori ha segno positivo. Nel bilancio dei gas climalteranti, il risultato esprime la differenza tra i gas liberati e quelli fissati con le produzioni e, nel nostro caso, i gas liberati sono inferiori a quelli fissati, quindi il risultato ha segno negativo.

 

 

Coalvi – Consorzio di tutela della Razza Piemontese
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