Giro d’Italia 2021, tappa numero 3, 10 maggio 2021: Biella – Canale.
All’apparenza è stata una tappa di pianura, ma la seconda metà del tragitto è stata disseminata di piccole salite che, una sull’altra, hanno assommato il dislivello di un passo alpino.
Fin qui, è banale cronaca sportiva e parrebbe aver poca attinenza con la zootecnia nostrana sennonché tra i tanti luoghi attraversati c’è stata anche Guarene, grazioso paese arroccato sulle colline albesi, immeritatamente meno famoso dei dirimpettai langaroli. Nel 1886, nacque colà (per usare un avverbio dell’epoca) nella cascina Piedelmonte il primo vitello di Razza Piemontese con la caratteristica “groppa doppia”, conseguenza di una mutazione genetica spontanea che si è poi replicata nelle generazioni successive fino a diventare un carattere fisso dell’attuale Fassone di Razza Piemontese.
L’ingresso in Guarene va conquistato superando una salita con pendenza a due cifre e i corridori sono stati abbastanza concentrati sui propri quadricipiti per pensare a quelli del Fassone. Nessuno di loro, vedendo il cartello “Guarene” avrà pensato alle origini del più famoso interprete della tradizione agroalimentare del Piemonte, perché nessuno ne conoscerà la storia. Qualcuno di loro, però, ligio al precetto di una dieta proteica ma povera di grassi, magari senza saperlo avrà gustato la sua carne godendo della sua tenerezza e facendo godere il suo personal trainer per essere riuscito a mantenere la forma fisica desiderata.
Nella sua recente pubblicazione “Carne e Salute”, Coalvi ha raccolto le testimonianze scientifiche di alcuni medici con diverse specializzazioni, tra cui la medicina dello sport. Si legge a questo proposito che la carne rossa riveste un ruolo importante nella dieta dello sportivo, sia per l’apporto proteico, utile per supportare il rinnovamento muscolare, sia per quello di ferro, elemento fondamentale per l’ossigenazione dei tessuti. Se queste garanzia vengono offerte insieme a un basso tenore in colesterolo e a una buona presenza di acidi grassi a lunga catena, come si riscontrano in quella del Fassone, tra i tanti muscoli anche quello cardiaco sarà riconoscente.
Per chi pratica sport a livello agonistico, la salita di Guarene non è certo quella dello Zoncolan, ma per un dilettante con mezzo secolo di vita alle spalle su quelle pendenze la pulizia delle arterie è un accessorio di cui non ci si pente o, da una prospettiva più drammatica, si può rimpiangere di non avere.
La salita di Guarene richiama alla mente il Fassone di Razza Piemontese, per questo motivo Coalvi si è presentato con il suo più autorevole rappresentante, il bue, insieme a un’istituzione il cui statuto ruota intorno alla sua carne: la Confraternita del Bollito e della Pera Madernassa di Guarene.
Produttori, prodotto, estimatori e consumatori, dunque, si sono riuniti per incitare i corridori e supportarli nell’ultimo strappo prima del meritato traguardo.