La Piemontese, con una consistenza che supera i 300.000 capi, è la razza bovina autoctona meglio rappresentata sul territorio italiano. Allevata in passato come animale a triplice attitudine (carne, latte e lavoro) dalla metà del secolo scorso ha seguito un processo di selezione che l’ha portata a specializzarsi sempre più nella produzione di carne. Il Fassone di Razza Piemontese (per chiamarlo con il suo soprannome ufficiale) è tipicamente presente in aziende agricole a conduzione familiare, prevalentemente a ciclo chiuso (quindi con l’allevamento delle fattrici e l’ingrasso dei vitelli) molte delle quali praticano l’alpeggio sfruttando al meglio le risorse foraggere tipiche del territorio di origine, dai pascoli di alta quota alle colture cerealicole della pianura.
La morfologia del Fassone di Razza Piemontese
Il Fassone di Razza Piemontese presenta uno spiccato sviluppo muscolare, particolarmente evidente nei maschi, a cui si contrappone una finezza notevole nell’apparato scheletrico che lo rendono unico. I giovani appena nati presentano un mantello di colore fromentino tendente all’ocra che con l’avanzare dell’età si schiarisce sino a diventare bianco nel soggetto adulto, con sfumature grigie e nere, più evidenti nei maschi. Il peso alla nascita si attesta intorno ai 50 kg; il prodotto più diffuso è il classico vitellone del peso di 650 kg con un’età intorno ai 18 mesi sebbene potenzialmente questa Razza sia in grado di raggiungere traguardi ben più lontani, come lo dimostra il tipico bue grasso di Natale, con 5 anni e un peso che supera i 1200 kg.