Ci sono famiglie che vivevano di un solo stipendio e altre con un reddito altalenante creato da lavori saltuari. Ne parliamo al passato, non perché non ne esistano più ma perché nella situazione in cui la pandemia ci ha confinati molte di loro hanno visto tradurre quello stipendio in un sussidio insufficiente ad arrivare a fine mese. Per non parlare dei lavori saltuari, drasticamente sospesi. Ad aggravare la situazione si è aggiunta anche la chiusura delle scuole le cui mense, quanto meno, garantivano un pasto quotidiano ai bambini, sgravandone il costo dalla spesa settimanale.
Coalvi da oltre trent’anni certifica l’origine di una carne di particolare qualità: quella ottenuta dai bovini di Razza Piemontese. Sembra inopportuno e quasi offensivo parlare di carne di qualità dopo aver citato delle situazioni in cui la carne è un lusso da concedersi nei limiti dell’indispensabile, e forse nemmeno. La Razza Piemontese è stata baciata dalla fortuna quando, alla fine del XIX secolo è comparsa una mutazione spontanea da cui ha preso il via la selezione che l’ha portata alle caratteristiche odierne. Di questa fortuna vivono i 1500 allevamenti aderenti al Consorzio di Tutela e le oltre 250 macellerie che espongono il nostro marchio. Se è pur vero che il successo deriva dalla loro professionalità, la fortuna di avere tra le mani un prodotto particolare è giusto che venga condivisa.
Ed è giusto che venga condivisa con chi, in questo momento, non potrebbe permettersi quella qualità che la contraddistingue e, forse, non ha mai potuto permettersela.
Nel mese di febbraio, ancora lontani da qualsiasi emergenza, Coalvi ha donato al Banco Alimentare del Piemonte 700 kg di bresaole. Erano state messe da parte perché di calibro inferiore rispetto allo standard del prodotto a nostro marchio o con imperfezioni estetiche che, pur non compromettendone la qualità, avrebbero comportato una vendita a prezzo di realizzo. Abbiamo preferito regalarle ai bisognosi piuttosto che svenderle agli speculatori, fieri di dare un contributo tangibile nel sostenere il lavoro delle mense sociali.
Oggi, in piena emergenza sanitaria ed economica, abbiamo serrato i nodi di una cordata che unisce le nostre macellerie in una beneficienza a favore dei meno abbienti. Ciascun punto vendita si è impegnato a donare 100 hamburger che, tramite le associazioni di volontariato operanti sul territorio, verranno raccolti con il coordinamento del Banco Alimentare con cui Coalvi ha siglato uno specifico protocollo di intesa. L’iniziativa si arricchisce del coinvolgimento della clientela che, al prezzo simbolico di un euro, può aggiungere un ulteriore hamburger e contribuire tangibilmente, con un piccolo gesto, a renderla ancor più grande.
Non viene meno, anche in questo frangente, il ruolo del Consorzio nell’assistenza ai punti vendita che ne portano il marchio. Tutti sono stati forniti di istruzioni operative dettagliate per confezionare il prodotto in modo adeguato, così da affrontare in sicurezza il passaggio da più mani, fino alle mense; con tanto di contenitori isotermici in cui stivarlo per mantenere la catena del freddo. Perché rispettare il prodotto vuol dire anche, e soprattutto, rispettare chi lo riceve.
Insieme alle nostre macellerie tendiamo una mano a chi è meno fortunato di noi. Non diventerà ricco chi l’avrà ricevuta ma chi l’avrà offerta, perché dare una mano costa poco ma paga molto.
Parlano di questa iniziativa: