Lo studio finanziato dal progetto “Carni Sostenibili” stima che l’87% dell’acqua utilizzata per ottenere un chilogrammo di carne bovina è derivata dalle precipitazioni, il cui utilizzo non può essere visto come un consumo a scapito di altre attività.
Il prato è l’habitat naturale di diverse specie botaniche che si sviluppano in sequenza seguendo l’andamento delle stagioni e concorrendo a una produzione foraggera che non richiede trattamenti con agrofarmaci.
La pratica dell’alpeggio svolge funzioni secondarie la cui rilevanza è spesso trascurata se non completamente ignorata.
La nostra riflessione dopo aver letto il “Buongiorno” di Mattia Feltri pubblicato su «La Stampa» del 24 novembre scorso.
L’impennata dei prezzi porterà a una contrazione dei consumi e sarebbe plausibile ipotizzare che i primi a essere contratti siano quelli legati a beni o servizi non strettamente necessari.
Come è nato il termine “carpaccio” e come viene utilizzato?
Crisi idrica e zootecnia: se non allevassimo più i bovini avremmo più acqua disponibile?
Il Coalvi ha organizzato un convegno a Roma coinvolgendo i soci dell’Associazione Nutrizionisti in Cucina.
Il Fassone di Razza Piemontese in onda sulla Rai!
